La gestione delle dichiarazioni di intento di Atlanis Evo permette di caricare e protocollare le dichirazioni d’intento ricevute dai clienti, facendo in modo che durante l’emissione dei documenti la procedura proponga automaticamente l’utilizzo di una dichiarazione d’intento attiva per il cliente e modifichi il documento così che venga emesso in esenzione d’imposta. E’ possibile caricare dichiarazioni d’intento valide per un periodo specificato, per un ammontare massimo di vendite o per una singola vendita.
La procedura si trova in Contabilità > Dichiarazioni d’intento clienti.
I campi da gestire sono i seguenti:
- N. progressivo / anno, si tratta del progressivo interno (numero di protocollo) assegnato alla dichiarazione. Il valore è proposto automaticamente.
- Data registrazione, data in cui si carica la dichiarazione d’intento nella procedura.
- Cliente, cliente a cui attribuire la dichirazione.
- N. lettera cliente / Data lettera cliente, si tratta dei riferimenti della dichirazione d’intento attribuiti dal cliente.
- Ufficio iva, ufficio iva di riferimento del cliente.
- Note, si tratta di un campo per caricare delle note interne.
- Cod. esenzione IVA, indicare il codice di esenzione iva da applicare sulle vendite in cui è applicata la dichirazione d’intento.
- Tipo, è possibile indicare la tipologia di dichiarazione d’intento:
- Per date, la dichiarazione si attiverà se il documento di vendita (fattura) viene emesso nel periodo di validità indicato di seguito.
- Per operazione specifica, la dichirazione si attiverà ma una volta emessa la fattura verrà posta in stato chiuso.
- Per importo, è possibile indicare un ammontare massimo di vendite a cui la dichirazione può essere associata. Una volta raggiunto il valore la dichirazione verrà posta in stato chiuso.
- Importo, si riferisce all’importo massimo di vendite effettuabili per la tipologia “Per importo”.
- Importo residuo, impostare inizialmente uguale al campo precedente. Il valore andrà a diminuire man mano che viene utilizzata la dichiarazione d’intento “Per importo”.
- Valida dal, valida al, revocata il, si tratta di date che definiscono un periodo temporale di validità. Nel caso di tipologia “Per importo” i campi “Valida dal” e “Valida al” saranno obbligatori.
- Chiusa, indica se la dichirazione è chiusa e non più utilizzabile. Il campo si attiva automaticamente nel caso di tipologia “Per importo” e “Operazione specifica” una volta consumata.
Le dichiarazioni di intento caricate in Atlantis Evo sono visibili anche dentro l’anagrafica del cliente, come si può vedere nell’immagine:
Una volta caricata una dichiarazione di’intento all’emissione di un DDT o di una fattura immediata la procedura la utilizza automaticamente, inviano notifica all’operatore, se la data del documento è dentro le dati di validità della dichiarazione e se la dichiarazione è attiva (sulla base del campo campo “chiusa” e dell’ammontare nel caso di dichiarazioni per importo). Nel caso siano attive più dichiarazioni di intento la procedura mostrerà un elenco delle dichiarazioni selezionabili.
Quando una dichiarazione di intento viene collegata ad un documento Atlantis Evo imposta automaticamente il codice di esenzione delle dichiarazione al documento in modo da emettere documento in esenzione. Alla conferma, nel caso di fattura immediata, verrà aggiunta automaticamente una dicitura sul corpo della fattura indicante gli estremi della dichiarazione. La stessa cosa succede in fase di generazione fatture differite.
Per controllare se un documento è collegato ad una dichiarazione di intento, ed eventualmente eliminare il collegamento, richiamare il documento e attivare il tab “Fatture” per le fatture o il tab “DDT” per i documenti di trasporto. Nella parte bassa del riquadro sono presenti gli estremi delle dichiarazione:
N.B.
Nel caso in cui la dichiarazione di intento sia per “importo” si può verificare il caso che la fattura sfori l’importo residuo. In questo caso è necessario interventire sulle righe del documento in modo da impostare il codice iva corretto per il prodotto che causa lo sforamento dell’importo. Ci si troverà ad avere un documento con una parte di articoli con esenzione iva e altri con addebito dell’iva. Nel caso la fattura derivi da un DDT è necessario fare questa modifica sul DDT rimuovendo il codice di esenzione in testata documento (Principale -> contabile -> campo “codice esenz.”) ed impostare il codice iva corretto sulle righe che causano lo sforamento. Rimuovendo il codice esenzione in testata, nel caso di fatturazione di più DDT, è necessario rimuovere il codice esenzione di testata anche sugli altri DDT senza effettuare la modifica del codice esenzione sulle righe di corpo, in questo modo i DDT verranno regolarmente accorpati.